Introduzione di silicone o metalli pesanti nell'organismo, dovuta all'eccessiva presenza di tali materiali nella siringa
Il silicone di grado medicale (polidimetilsilossano), con cui sono normalmente lubrificate la parete interna del cilindro e la superficie esterna della cannula in acciaio dell’ago, non deve essere presente in quantità superiore a 0,25 mg/cm2, limite fissato sia dalla Farmacopea (Europea ed Italiana) sia dalla norma ISO 7886-1.
Le aziende produttrici di siringhe ed aghi di qualità devono garantire il rispetto di questo requisito, attraverso la standardizzazione dei processi di lubrificazione e attraverso il loro monitoraggio mediante test specifici.
Poiché il silicone è una sostanza insolubile in fluidi biologici, i rischi di un suo eccesso nell’organismo sono rappresentati da infiammazioni, reazioni auto-immuni e granulomi.
Siringhe ed aghi di qualità devono anche garantire un basso contenuto di metalli pesanti; la norma ISO 7886-1 stabilisce una quantità complessiva di piombo, stagno, zinco e ferro non superiore a 5 mg/l e un contenuto di cadmio inferiore a 0,1 mg/l.
Nell’organismo i metalli pesanti si legano prima alle proteine del sangue, per poi distribuirsi nei diversi compartimenti a seconda delle loro proprietà.
Gli effetti dei metalli pesanti sono molteplici: possono determinare fenomeni irritativi, intossicazioni acute e croniche e possono avere azione mutagena o cancerogena.
Anche gli organi o gli apparati colpiti sono molto diversi: nella tabella di seguito riportata sono indicati i distretti dell’organismo che possono subire effetti negativi per l’eccesso di ciascuno dei metalli che la norma ISO 7886-1 prevede di monitorare.
Cadmio | Piombo | Stagno | Zinco | Ferro | |
Rene | x | x | |||
Sistema nervoso | x | x | x | ||
Fegato | x | ||||
Apparato gastro-intestinale | x | x | x | x | x |
Apparato respiratorio | x | ||||
Sangue | x | x | x | ||
Osso | x | x | |||
Sistema endocrino | x | ||||
Cute | x | ||||
Apparato cardio-vascolare | x | x | x | ||
Sistema immunitario | x |