Traumi per la cute e sottocute (lipodistrofia) del paziente (es. ematomi, intorpidimento, ascessi)
La tipologia di punta e la sua qualità, nonché la lubrificazione dell’ago sono i fattori che maggiormente influenzano la traumaticità della puntura, infatti:
- il taglio dell’ago si è evoluto portando all’adozione di geometrie della punta in grado di ridurre il trauma sulla cute del paziente;
- la qualità e la deposizione sulla superficie dell’ago del lubrificante (silicone di grado medicale) contribuiscono in modo determinante alla facilità di penetrazione dello stesso nella cute.
Tuttavia in commercio esistono delle siringhe a basso costo i cui aghi montati presentano delle imperfezioni quali uncinature o bave, visibili al microscopio.
Va inoltre rilevato come la ricerca abbia notevolmente migliorato la qualità dei materiali utilizzati e dei processi produttivi, consentendo la realizzazione di aghi con pareti sempre più sottili.
Tale aspetto implica che l’ago, a parità di diametro rispetto ad un ago tecnologicamente meno avanzato, possa consentire migliori prestazioni in termini di:
- velocità di infusione;
- dolorabilità della puntura.
La lipodistrofia è una complicanza specifica per le iniezioni di insulina. Con questo termine si identifica un disturbo del tessuto adiposo in genere correlato appunto con questo tipo di iniezioni.
La lipodistrofia è patologia trascurata e molto più frequente di quanto ritenuto in passato.
Un recente studio condotto a livello europeo e relativo alle iniezioni di insulina ha riscontrato lipodistrofia nei punti di iniezione nel 30% dei pazienti.
Sebbene l’esatta eziologia delle lipodistrofie non sia completamente nota, i fattori di predisposizione sono i traumi della pelle e del tessuto sottocutaneo, ripetuti nel tempo e nello stesso punto, in presenza di insulina.
Studi recenti hanno evidenziato un assorbimento irregolare e imprevedibile dell’insulina iniettata nelle aree lipodistrofiche, caratteristica che contribuisce a peggiorare il controllo metabolico.
È quindi importante prevenire o minimizzare quanto più possibile lo sviluppo di queste aree.
A tale scopo è possibile adottare una serie di misure semplici e tuttavia efficaci:
- evitare di effettuare iniezioni in un’area lipodistrofica consentendo alla zone di recuperare;
- utilizzare un punto diverso per ogni iniezione per evitare di ripetere le iniezioni nella stessa zona;
- utilizzare un nuovo ago per ogni iniezione per ridurre il trauma tissutale, causato da punte dell’ago deformate.